Ultima modifica: 3 Aprile 2020

Circ_314: indicazioni per attività di sostegno nella modalità “Didattica a Distanza”.

OGGETTO: indicazioni per attività di sostegno nella modalità “Didattica a Distanza”.

In questo momento emergenziale, il ruolo dell’insegnante di sostegno assume una connotazione ancora più dinamica ed operativa.

I compiti imprescindibili a cui deve assolvere il docente specializzato sono:

instaurare e mantenere sistematici rapporti con l’alunno. È fondamentale conservare e coltivare le relazioni con i propri alunni e l’alleanza educativa con la famiglia. Laddove non sia possibile interagire direttamente con l’alunno disabile, l’interazione avviene con la famiglia, con la quale concordare modalità specifiche di didattica a distanza, al fine di far fruire all’alunno il materiale didattico personalizzato predisposto dal docente di sostegno. In sintesi, il docente di sostegno predispone il materiale e concorda con la famiglia le modalità di fruizione.

Partecipare alle attività di programmazione di plesso settimanali, nel caso della primaria, e alle riunioni previste per il proprio ordine di scuola (es. intersezione, interclasse o consigli di classe).

Fatto salvo quanto sopra, possono essere date delle indicazioni.

  1. Il docente di sostegno può aprire una propria classroom soltanto se i docenti curricolari l’hanno attivata, insieme o separatamente. La classroom attivata dal docente di sostegno, che riporterà il nome del docente e la classe in cui agisce, non deve, infatti, sostituire le attività curricolari, ma affiancarsi ad esse. L’alunno certificato deve essere inserito nel gruppo classe e, per quel che è possibile, interagire con questo per poi avere a disposizione anche attività di consolidamento e/o approfondimento che usufruirà in altra classroom.
  2. Privilegiare l’apprendimento cooperativo attuando incontri a piccoli gruppi tramite MEET. Questo tipo di modalità, più delle altre, va concordata con le docenti curricolari e può essere realizzata se già attuata nella didattica in presenza ante 5 marzo 2020.
  3. Attuazione di incontri individuali sistematici con MEET. In questo caso occorre precisare che l’applicazione MEET può essere usata a prescindere dall’attivazione di una classroom. I docenti curricolari possono aver scelto di avvalersi solo della piattaforma Argo ed il docente di sostegno reputa opportuno intervenire anche con una modalità di interazione più diretta ed immediata. Analogamente i docenti curricolari possono aver attivato classroom ma non videolezioni “in diretta” e l’insegnante di sostegno può comunque avviare incontri individualizzati con MEET.
  4. Partecipazione a videolezioni di classe attivate dai docenti di classe tramite MEET in cui è inserito anche l’alunno certificato.
  5.  Partecipazione a videolezioni attivate dai docenti in cui è inserito anche l’alunno disabile (punto 3) e attuazione di incontri individuali sistematici (punto 4). In questo caso il docente di sostegno può equilibrare la sua presenza in accordo con i docenti curricolari. È fondamentale, comunque, che il docente di sostegno sia al corrente di ciò che fa il docente curricolare e viceversa anche attraverso la partecipazione a più videolezioni.
  6. Invio di materiale didattico, video, messaggi vocali attraverso Argo o mail istituzionale da parte del docente di sostegno con feedback del compito eseguito dall’alunno.
  7. Come «estrema ratio», il docente di sostegno può utilizzare qualsiasi canale comunicativo per instaurare e mantenere il rapporto relazionale con l’alunno e con la famiglia (telefono, altri social e strumenti di videoconferenza)

Se per varie motivazioni il docente di sostegno non può attivare quanto sopra esposto deve:

  1. partecipare alle videolezioni dei docenti curricolari, collaborare con questi ultimi su loro indicazione nella ricerca ed archiviazione di materiale, video, schede,…
  2. concordare con i docenti curricolari ogni proposta di attività che coinvolga tutto il gruppo classe o parte di esso (sia per classroom che per Argo)